Questo sito utilizza i cookie. Per maggiori informazioni consulta la nostra Politica sui cookie. Se per te va bene, continua a navigare. x
Accesso richiesto
Attenzione

Per accedere a quest’area è necessario effettuare la login al portale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia.

Buona navigazione.

21 Nov 2014

Processo Civile Telematico, ecco cosa cambia
Quando la Giustizia si fa "digital": i rapporti 2.0 tra tribunali, consulenti e periti

Processo Civile Telematico e rapporti fra tribunali e consulenti, professionisti chiamati a realizzare perizie e “dialogare” in digitale con le strutture della Giustizia. Questi i temi portanti del seminario tecnico (a iscrizioni) “Il Pct: Processo Civile Telematico - Pratica, operatività, prospettive per i Consulenti Tecnici del Giudice", organizzato alla Camera di Commercio da Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Architetti, Collegio Geometri della provincia di Brescia. Oltre quattrocento gli iscritti alla giornata di studio e approfondimento, con relatori di alto profilo professionale, alla presenza della dott.ssa. Adriana Garrammone, presidente del Tribunale di Brescia.

-      Il Processo Civile Telematico consente il compimento per via telematica, da postazione remota, di una serie di atti processuali, tra cui quelli riguardanti il Consulente Tecnico del Giudice, che finora hanno imposto lo scambio fisico di documenti cartacei. La procedura del Pct, che diverrà obbligatoria dal 2015, renderà agevole la ricezione di comunicazioni dalle cancellerie, il deposito di elaborati e istanze, la cognizione e circolazione automatizzata dei documenti contenuti in un determinato fascicolo a tutti i soggetti che sono autorizzati ad accedervi, univocamente individuati dal rispettivo c.f. e riconosciuti dal sistema mediante la corrispondente certificazione personale (firma digitale). –

Il focus del seminario è l'informatizzazione legata al Processo Civile Telematico. Gli anni Duemila prevedono nuove figure e ruoli, pluralità di professionalità per supportare il magistrato nella formulazione del giudizio: le potenzialità informatiche possono essere notevoli.

"Il seminario si propone di fornire una panoramica per la conoscenza basilare della struttura del Pct, delle regole che lo governano, degli strumenti che ne consentono l'accesso e l'impiego. Una grande opportunità”, dice in apertura dei lavori il vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, Paolo Pezzagno.  “Il sistema informatico infatti permette all'utente di fruire dei servizi della Giustizia, ovunque”.  Ma bisogna partecipare per migliorare sempre più. E proprio guardando alle novità e agli aspetti pratici i professionisti si sono confrontati, nella giornata di approfondimento e dibattito tecnico, sia a livello di conoscenze e problemi, sia per quanto riguarda i software applicativi.

"Sono temi attualissimi e ho constatato con piacere che si sono aggiunti a noi anche i commercialisti  - ha proseguito Pezzagno -: è esempio concreto della sinergia tra professionisti, più che mai auspicabile in tanti settori e particolarmente in merito alle tematiche che ci riguardano per il Pct,  che diverrà obbligatorio dal prossimo anno e rappresenta una vera e propria rivoluzione".

Con lui, a salutare tutti gli intervenuti, la dott.ssa Adriana Garrammone, presidente del Trubunale di Brescia che ha ricordato come: “In questo primo incontro con i professionisti, vorrei esprimere il compiacimento per l’utilizzo dei depositi telematici al tribunale di Brescia, che possiamo definire virtuoso per questo aspetto. Devo sottolineare anche la valida sinergia con l’Ordine degli Avvocati. Un recente monitoraggio ci ha fatto riscontrare risultati straordinari. Un raddoppio del deposito di sentenze nel settore civile, addirittura quintiplicato nel settore lavoro. L’auspicio è che il Ministero continui a sostenerci. Ci servono ‘rete’ e forniture qualificate ed efficienti, sia per il processo civile telematico, sia per il nascente processo penale telematico”.

Per Laura Dalè, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti, “l’iniziativa ci ha visto vicini fin dalle prime battute e siamo operativi intutti i campi. La nostra professione va in questa direzione”. Concorde anche Giovanni Platto, presidente del Collegio Geometri, che ribadisce come modernità e modernizzazione siano punti focali della crescita.

Al dott. Simone Rossi, componente del Comitato ideatore di Agenda Digitale Giustizia, l’approfondimento in merito al percorso “storico” iniziato quindici anni fa in alcuni tribunali, che ha portato all’attuale realtà informatica nei tribunali. “Nell'epoca di internet, smartphone e app, il punto di partenza, l'organizzazione dell'ufficio giudiziario ci parve complessa. Trovai giovani che passavano ore a cercare sui banconi i numeri di ruolo. Lo stesso avveniva anche per le udienze. Praticanti e avvocati affollavano l'aula del giudice. Capii subito che l’informatica poteva aiutare. Per organizzare l'attività del processo e più in generale servizi, organizzazione, prassi: l'idea di allora, a Bologna, puntava a  portare l’informatica non solo in ottica tecnica, ma organizzativa e culturale. Per nuove modalità di collaborazione con i vari attori del processo.  Per ridurre la ridondanza dei passaggi, portare a nuova capacità produttiva. Sono passati quindici anni. Il percorso non è finito. Ma devo dire che da anni non vedevo un approccio organico come sta proponendo l'attuale Governo”.

Di potenzialità e innovazione ha parlato anche il dott. Lorenzo Benini, magistrato del Tribunale di Brescia, referente per il Pct: “Il tribunale di brescia è costantemente alla ricerca di una migliore organizzazione e struttura per i propri processi. Interessanti sono i progetti di esternalizzazione. Come gli sportelli decentrati, con la collaborazione di Provincia di Brescia e Comuni. E l’informatica gioca un ruolo importantissimo: ad esempio, pensiamo all'avvocato che può depositare una memoria telematicamente”.  Dello stesso avviso anche il dott. Salvatore Filocamo, coordinatore Cancellerie Civili del Tribunale di Firenze, referente per il Pct: "C'è estremo bisogno del telematico: non possiamo fare a meno del Pct. La carenza di personale è preoccupante. E quindi, tutto ciò che può aiutare il Tribunale, ben venga. Significa velocizzare attività, portare economie indispensabili. Le potenzialità vanno sfruttate. Questa è una economia di scala, che porta inumerevoli vantaggi: per i consulenti tecnici, ad esempio. Risparmio di tempi e visite in cancelleria. Tutto si fa dallo studio, via Pec e firma digitale”.

Sul tavolo dei relatori (il seminario è proseguito fino al tardo pomeriggio) tanti temi, esperienze e aspetti tecnologici. Fra gli interventi in programma, quello dell’arch. Gabriele Gelli, professionista con esperienza acquisita nel Pct e, nel pomeriggio, preceduti dalla presentazione dell’ing. Dario Distefano (Commissione Ingegneria Forense, Ordine Ingegneri di Brescia), la disamina degli ingegneri Paolo Prandini e Michele Vitiello, che si sono occupati degli “Strumenti necessari al Pct (Pec, ReGindE, Portale Giustizia e PolisWeb, esame fascicoli, punti di accesso, redattore atti e ‘busta telematica’, depositi elaborati). Gli aspetti tecnici legati ai software operativi censiti dal Ministero della Giustizia sono stati affidati alla dott.ssa Serena Campagnola (Progetto Studio Srl), al dott. Marco Lazzerini (Astalegale.net Spa) e al dott. Luca Frabboni (Consulente OPEN Dot Com Spa).